Primavera, estate, autunno, inverno.. e ancora primavera

Pubblicato il 20 settembre 2024 alle ore 22:24

Primavera. Un monaco e il suo giovanissimo discepolo vivono, in un eremo buddista, una vita semplice, fatta di preghiere e rigida educazione per il giovane. Quando questo tortura tre animali legandoli ad un sasso, il monaco gli infliggerà la stessa punizione.

Estate. La vita del discepolo, ormai adolescente, verrà sconvolta dall'arrivo di una ragazza, recatasi presso l'eremo per essere guarita e, quando ciò avverrà e la ragazza dovrà partire, il giovane la seguirà.

 

Autunno. Il monaco, anziano, apprende da un giornale che un giovane trentenne è ricercato per aver commesso un violento crimine in preda alla gelosia e, poco dopo, il discepolo giunge all'eremo, raggiunto poi dalla polizia. Il monaco riesce a convincere i poliziotti a lasciare che il ragazzo termini di incidere il testo del Sutra del cuore della perfezione della saggezza sul pavimento di legno del tempio. Una volta che il discepolo sarà andato via, il monaco si suiciderà.

 

Inverno. Il discepolo è adulto e torna all'eremo trovandolo totalmente imbiancato dalla neve. Nel mezzo della sua vita tranquilla, giunge una donna che, con il viso coperto, gli affida un bambino e si allontana sprofondando nel lago ghiacciato..

..e ancora primavera. L'ex discepolo, ora monaco, è anziano e il bambino che sta educando cede alla tentazione di torturare, come lui anni prima, i piccoli animali.

 

Il monaco e il bambino vivono in una sorta di Eden, un mondo separato da quello reale, dove il bambino cresce apprendendo i dettami del maestro, ma appena il bambino esce dal luogo e si imbatte nei tre animali (un pesciolino, una rana e un serpente) scoprirà la pulsione di morte, esercitandola su di essi. Il maestro insegna al bambino e al ragazzo i dettami spirituali, ma mai come è la vita fuori dal luogo in cui vivono, mai le leggi naturali che lui apprenderà guardando la natura stessa, così da ragazzo scoprirà due serpenti intenti nell'accoppiamento e, quando la ragazza giungerà a rompere gli equilibri dell'Eden, il discepolo replicherà quanto appreso dalla natura animale. Per Freud, Eros è un impulso libidico, e Thanatos è un impulso di tipo distruttivo, che formano due opposti i quali coesistono, combattendo vicendevolmente, mentre per il maestro Eros alimenta Thanathos e, infatti, il discepolo compie un crimine, nel mondo reale, quando in preda alla gelosia scopre che la ragazza amata ha desideri nei confronti di un altro uomo. Dopo aver scontato la sua pena, il discepolo, ora uomo adulto, fa ritorno all'eremo, alle sue origini, ricongiungendosi con la natura in cerca di un equilibrio, nuovamente sconvolto dall'arrivo della donna con il bambino, qui però il cerchio si chiude: c'è un maestro, un discepolo, come in origine, le stagioni continuano a susseguirsi e il bambino conoscerà la morte, l'amore.. E il tutto prosegue.

 

 

Il film del regista sudcoreano Kim-Ki-duk si concentra sulla crescita di un essere umano: un bambino diventa ragazzo per poi diventare un uomo nel mondo reale e poi ritornare nel luogo della sua fanciullezza a vivere la sua vecchiaia in un luogo isolato dal resto del mondo, Il film porta ad interrogarsi sui paradigmi morali della vita e sui passaggi obbligati della crescita umana: l’uomo come parte di un tutto naturale è soggetto alle leggi della natura e ai suoi istinti come gli animali con cui interagisce? Quanto la nostra vita è il risultato delle nostre decisione? Le nostre azioni sono consapevoli o dettate dal perpetuarsi della specie? Le scelte che compiamo sono reali o c’è una sorta di tracciato che noi seguiamo?

Le diverse stagioni corrispondono alle qualità che cambiano negli esseri umani e al senso della maturità nelle nostre vite: la crudeltà dell’innocenza, l’ossessione nei desideri, il dolore e l’emancipazione che porta all'individualizzazione.

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