Cosa accade quando ci imbattiamo in una qualsivoglia difficoltà oppure ci troviamo di fronte ad una situazione stressante? Tendenzialmente attiviamo tutte le strategie e risorse a nostra disposizione al finte di fronteggiare l'evento-problema. Ecco, questo è il coping, ossia l'insieme di processi psicologici, attività cognitive e comportamenti che mobilitiamo al fine di ridurre le conseguenze di eventi stressanti. Seguendo Folkman e Lazarus, i primi studiosi ad occuparsi del concetto di coping, distinguiamo due macro-categorie di coping: quello incentrato sul problema, centrato dunque sull'azione diretta da compiere per risolvere il problema e quello incentrato sull'emozione che permette di regolare le proprie emozioni e le reazioni correlate; a queste due è stata, successivamente, aggiunta un'ulteriore strategia di coping, quella centrata sull'evitamento che si basa sul tentativo di ignorare la minaccia o prenderne le distanze grazie ad espedienti sociali o distraenti.
Quando decidiamo a quale strategia di coping far riferimento, attingiamo alle nostre risorse socio-ecologiche, dunque al contesto di riferimento, alle relazioni su cui poter far affidamento, alle reti di sostegno nonché risorse economiche e alle risorse personali, vale a dire alle capacità di valutazione, interpretazione e risoluzione di un dato problema che, a loro volta, dipendono dall'autostima e autoefficacia personale, dalla capacita di valutare ed accettare il rischio e di identificare le risorse interne ed esterne. Per autostima rispecchia la stima che abbiamo di noi stessi, delle nostre qualità e possibilità mentre l'autoefficacia si riferisce propriamente alla fiducia che abbiamo nelle nostre capacità personali e quanto queste siano funzionali ad affrontare con successo le situazioni nelle quali ci imbattiamo quotidianamente. Risulta, a questo punto, comprendibile che l'esperienza rappresenta un contributo fondamentale nella scelta delle strategie di coping, in quanto costituisce la base per valutarne l'efficacia, la validità e i costi rispetto alle diverse soluzioni possibili.
Ma qual è la migliore strategia di coping? Non è possibile rispondere unitariamente a questa domanda perché, sebbene il coping orientato al problema risulti associato a un maggior benessere psicologico, non è detto sia universalmente valido. La scelta della strategia di coping è anche contestuale, oltre che situazionale, per cui si può scegliere di concentrarsi sulle proprie emozioni e cercare un modo per gestirle, di avere autocontrollo, di optare per un approccio analitico del problema (ad esempio stilare i pro e i contro di una situazione) o, ancora, optare per l'umorismo al fine di ritrovare aspetti divertenti per minimizzare la situazione o rivalutare positivamente quanto accaduto (okay, è successo ma questa esperienza mi ha insegnato qualcosa).
Facciamo un esempio:
Ti invitano a tenere una presentazione davanti ad una platea, ti senti onorato dell'incarico e accetti immediatamente ma più l'evento si avvicina e più ti senti ansioso perché non ami parlare in pubblico ed essere al centro dell'attenzione.
-Coping centrato sul problema: Decidi di esercitarti, anche con aiuto esterno, sul tuo discorso, di provarlo davanti ad amici e/o familiari, così da sentirti più sicuro.
-Coping centrato sull'emozione: Ti concentri sulla tua ansia nel parlare dinnanzi al pubblico, perché è così presente? Provi a pensare che soltanto tu sarai consapevole di essere così nervoso e che gli altri, interessati al tuo discorso, potrebbero non accorgersene nemmeno.
-Coping centrato sull'evitamento: Decidi di disdire l'evento con una scusa
È difficile definire in anticipo come ovviare ad una difficoltà ma potrebbe risultare utile in primis riflettere sul problema o sulla situazione e sulla strategia di coping che stiamo utilizzando (sta funzionando? Come l'ho superata la scorsa volta? La soluzione è stata soltanto momentanea?), fare affidamento alla propria esperienza e provare a riflettere da una prospettiva diversa (se un mio amico si trovasse in questa situazione, cosa gli consiglierei di fare?)
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